domenica 29 aprile 2012

STRIGARIUM 2012, 5-6 maggio

Questo fine settimana 5-6 maggio vi aspetto a Pisogne (BS) per trascorrere una giornata immersi nella magia e nel fantastico, l'intero paese ospiterà l'evento STRIGARIUM, vi aspetto.

giovedì 26 aprile 2012

Sole luna a Bernate Ticino

VI ASPETTIAMO PER UN MAGICO APERITIVO E RACCONTARVI LA NOSTRA PASSIONE PER LA SCRITTURA. SEGUITE I DRAGHI, ATTENTI AI CACCIATORI DIMENSIONALI, TRA ROSE E BOSCHI SENZA TEMPO, FINO AL CUORE DELL'AVVENTURA!


SABATO 28 aprile ore 17,30

lunedì 23 aprile 2012

Soncino Fantasy


La rocca di Soncino si tinge di Fantasy, mercoledì 25 aprile vi aspetto per una giornata all'insegna della magia, immersi in uno scenario unico i "Guerrieri d'Argento" vi aspettano per vivere una fantastica avventura

lunedì 16 aprile 2012

LA SPEZIA FANTASY

Il 21-22 aprile potremo incontrarci al La Spezia Fantasy che si terrà a Sarzana in via Fondamento dalle 10 alle 19. Un evento dedicato al mondo del fantasy in tutti i suo aspetti.
Sarò lì con "I Guerrieri d'Argento" se volete passare a trovarmi potrete trascorrere una giornata all'insegna della fantasia, vi aspetto.


A questo link maggiori informazioni
http://www.laspeziafantasy.com/

venerdì 13 aprile 2012

Una recensione che non posso non condividere con voi






Guerrieri d’Argento – Recensione Finale
http://www.gamesrebels.it

Eccomi dopo un tempo troppo lungo (purtroppo varie vicissitudini mi hanno rubato tempo preziosissimo alla lettura) ad aver terminato il libro di Elvio Ravasio “I Guerrieri d’Argento” e a scriverne la recensione dopo le mie prime impressioni di qualche tempo fa.
E’ tempo ora di addentrarci nella struttura del libro, nella trama e nella narrazione, senza per questo escludere le finalità per cui è stato scritto, come l’autore ha avuto modo di ricordare più di una volta. Partire da questo ultimo aspetto, che penso sia necessario per dare il giusto taglio a tutto ciò che scriverò dopo e a ciò che vorrei trasmettervi su questo libro fantasy.
“I Guerrieri d’Argento” è un libro per ragazzi o meglio per ragazzi non abituati alla lettura. Tenetevi bene a mente questo perché tutto ciò è il vero fulcro su cui si basa ogni giudizio e ogni considerazione sull’opera di Elvio.
La struttura del libro per ragazzi si ritrova prima di tutto nella mole del libro, decisamente contenuta, divenendo una sorta di racconto lungo più di romanzo, abituati ormai negli ultimi anni a veder levitare il numero di pagine dei libri, come se al giorno d’oggi rispetto a un secolo fa, servissero il triplo delle pagine per dire qualcosa e dirlo bene. E già qui Elvio riesce a dire tutto ciò che serve in poche pagine, preferendo uno stile asciutto sebbene non banale né troppo semplicistico. Diciamo che è perfettamente riuscito anche l’adeguamento della scrittura alla finalità educativa (beh, perché, un libro fantasy non può essere educativo secondo voi?) e nel contempo alla finalità narrativa che qualsiasi opera possiede.
Troviamo così la classica struttura della narrazione in terza persona ed al passato remoto, in un italiano piacevole nella sua semplicità, fluido nel correre tra i paragrafi senza incatenare la mente su costrutti linguistici magari desueti oppure poco usati ma gettandola in pieno, senza pietà, all’interno della storia narrata. Ecco il primo enorme pregio che Elvio riesce a mostrare con il libro: è possibile scrivere in italiano corretto senza tuttavia doversi immedesimare in novelli Dante o Manzoni, ma semplicemente utilizzando un registro che tutti possono capire. E sebbene io non riesca a capire come si possa dire che leggere sia noioso (non è mai la lettura noiosa, sono alcuni libri ad esserlo) di certo “I Guerrieri d’Argento” non allontanano da questo piacere per la loro pesantezza o per la loro difficoltà, anzi possono davvero essere una delle chiavi per aprire e spalancare un mondo nuovo e unico a chi non l’ha mai visto né affrontato.
Addentrandoci maggiormente all’interno dell’opera, troviamo un procedere incalzante, che non ti lascia la possibilità di soffermarti a pensare, perché gli eventi si dipanano in fretta e così le azioni dei nostri tre protagonisti (o forse solo due?) che come all’interno di un fumetto non possono mai smettere di agire e di impegnarsi per riuscire nello scopo che a loro è stato affidato. Penso sia davvero questa la chiave di lettura, il fumetto nella concezione vicina ai molti supereroi che ci sono sempre stati presentati, dove una buona parte dell’introspezione personale viene sacrificata a favore di un ritmo sempre elevato che non deve mai far scendere la tensione narrativa e intrappolare nella storia più che nei personaggi il lettore non avvezzo a tutto ciò.
E per favore non proviamo a dire che per questo il libro di Elvio sia banale, poiché non ha nulla di banale l’epopea che in poche pagine riesci a percepire per salvare dalla distruzione certa la terra che gli Immortali governano da tempo immemore. Non hanno nulla di banale le azioni dei tre giovani protagonisti, Nayla, Elamar e Gotland, che ciascuno così diverso dagli altri, permettono di creare un trio davvero interessante per particolarità, per capacità e anche per simpatia. Così li troverete impegnati in battaglie sanguinose, in prove al limite delle capacità umane e anche in situazioni e battute divertenti capaci di strappare più di un sorriso.
E se forse i dialoghi vengono ridotti al minimo indispensabile per proseguire nella storia, ma non per questo nella struttura si sente una mancanza, ciò che fanno da padrone in tutto il procedere del racconto sono le descrizioni in cui Elvio si rivela essere un vero maestro capace di dare una propria chiave di lettura o forse meglio sarebbe dire due chiavi di lettura.
Si, perché la prima parte del libro, la descrizione delle lande di Arìshtar, a partire dagli altipiani per poi risalire verso il monte Umar sino ad arrivare a Kardon ha un che di magico. Sono pagine che meritano di essere lette e rilette, perché in quelle parole, nell’atmosfera data alla città sacra, alla piazza su cui si affacciano le sette torri dei sette Re e ai pilastri intagliati nella lingua perduta e a tutto ciò che circonda queste terre, si ritrova una vera e propria atmosfera onirica che ti prende per mano lanciandoti in un mondo tutto da immaginare ma i cui tratti sono ormai ben definiti. Forse starò esagerando e per molti starò citando un nome sconosciuto, ma nelle sensazioni percepite nel leggere e rileggere queste parole non ho potuto non pensare a quel Lord Dunsany che agli inizi del secolo scorso apriva la porta ad autori immortali e i cui nomi sono scolpiti nella nascita del Fantastico. Leggete anche voi queste pagine, fino all’apparire di Elamar più volte e socchiudete gli occhi lasciando che solo la vostra immaginazione possa correre senza freni, immortale come i Re guidati da Arkàdon sanno essere.
La storia vera e proprio parte come in molti delle tradizioni fantasy e non solo con una profezia, annunciata e gettata in pasto ai lettori, che vi accompagnerà mentre seguirete le vicende dei tre protagonisti, scoprendo come non tutto era così già scritto, come per riuscire nella loro missione serva comunque l’aiuto di alleati preziosi e unici, arrivando così a scoprire razze credute estinte (gli omini sono qualcosa di geniale) oppure ormai morte e perse per sempre. E se da ere ormai i draghi non proteggevano più le terre di Arìshtar, grazie ai tre prescelti, ancora una volta le scaglie d’argento di queste bestie che non possono mai lasciarci indifferenti tornano a riflettere i raggi del sole.
Insomma, non voglio svelare nulla della trama, non voglio togliervi il piacere di leggere “I Guerrieri d’Argento” consigliandolo senza remore a tutti, giovani e non, magari leggendolo assieme a qualche ragazzo così da accompagnarlo per mano addentro la lettura e nel contempo riuscendo a farsi guidare da lui nei meandri di una fantasia ancora pura, non del tutto schiacciata dal logorio della vita comune. Non temete gli immortali e seguiteli nel loro cammino contro il Male. E come me emozionatevi dinanzi alla rinascita dei Guerrieri d’Argento e alla loro purezza, o ancora dinanzi la carica degli omini che diviene un attacco al limite del geniale,  o ancora dinanzi alle scene di una battaglia epocale tutta da gustare e da immaginare.
Concludo questa mia recensione con un piccolo rammarico e una piccola richiesta da fare ad Elvio. Si tratta di Gotland, uno dei tre protagonisti, forse quello maggiormente lasciato in disparte e da cui forse ci si aspettava di più. Sono curioso di vedere ora i prossimi passi di questa epopea, attendendo il secondo romanzo così da lasciarmi prendere ancora per mano da Elvio Ravasio e perdermi nelle storie da lui narrate.
Permettetemi, prima di citare ancora una volta il blog dell’autore, di ricordare che questo romanzo nasce da una favola che l’autore ha narrato alla figlia. E scusate se è poco.
A presto con nuove letture e con un’intervista a Elvio.

lunedì 2 aprile 2012

BELGIOIOSO FANTASY


A tutti gli amici che amano il fantasy e la magia venite a trascorrere una giornata al castello di Belgioioso
Domenica di Pasqua e lunedì dell'Angelo. "I Guerrieri d'Argento" vi aspettano per trasportarvi in una fantastica avventura insieme a Marta Leandra Mandelli con lo splendido libro "Oltremondo, petali di rosa e fili di ragnatela". Via aspettiamo numerosi